In proiezione straordinaria al Cinema delle Provincie di Roma, torna in sala 100 Preludi, un lungometraggio sulla musica interpretato dalla violoncellista Erica Piccotti.
Questa gemma cinematografica firmata dalla regista Alessandra Pescetta, 100 Preludi è un’opera che trasuda arte tanto da affascinare ogni cuore confrontatosi con questa visione, un guizzo dell’anima che si tuffa nel mondo della cultura musicale e cinematografica.
100 Preluidi è un insegnamento musicale, racconta la storia della giovanissima Mara che dall’Albania si trasferisce in Italia con il progetto di divenire una grande violoncellista.
All’Accademia di Musica decide di frequentare il corso più difficile con un maestro con dei metodi non convenzionali e a dir poco sadici, qui dove la competizione regna sovrana, supera magnificamente la sua prima audizione.
Il maestro Gabrielli (interpretatto da Giovanni Calcagno) però si presenta dinanzi ai suoi prescelti dando subito spettacolo con i suoi duri insegnamenti, generando antipatia nei suoi allievi e rivalità tra di loro.
Egli afferma con determinazione che per lui il silenzio permette alla musica di respirare, che nel silenzio si può sentire il suono e che il solo saper ascoltare è una già una grandissima attività.
Prende di mira la giovane Mara, interrompendola per qualsiasi cosa, non permettendole così di suonare.
“Si tolga i tacchi quando suona, corda vuota lunga… va meglio no?”
“Si eserciti sulla postura”
“A cosa pensa quando suona?”
Il metodo del maestro, un’abile provocazione, ha lo scopo di voler far mettere in atto alla ragazza un’esecuzione non meramente meccanica tanto da abolire in Mara qualsiasi tipo di certezza facendole lasciare gli studi.
Convinta che la vera arte richieda sacrificio e isolamento, la giovanissima fanciulla intraprende un lento percorso di liberazione e di solitudine, sbarazzandosi del superfluo per rimanere con solo 100 oggetti essenziali, cimentandosi in sfiancanti esercitazioni, sia sulle pause che sul vuoto, con solo i suoi 100 oggetti, come i 100 secondi che non ha saputo aspettare nell’esibizione di un testo vuoto di Yamamoto.
Rinunciare a tutto non la priverà di nulla e percependo ogni singola privazione come quella di una sola porta, di un bottone, di una sedia, la porterà a riscoprire la sua essenza creativa, sviluppando una reale connessione con tutto ciò che la circonda, come la natura.
La trasformazione interiore di Mara nella parte finale del film, viene messa in evidenza con un gioco di colore, passando al bianco e nero, per poi tornare al colore nella sua totale, rivoluzionaria ed equilibrata trasformazione.
Un lavoro ben curato e raffinato quello della Pescetta al punto da essere elogiato per il messaggio trasmesso.
Un grazie di cuore al Direttore del Cinema delle Province Tonino Errico, per averne permesso la visione nel suo salotto culturale.
Daedalus ve ne consiglia la visione.
Orari di Proiezione
sabato 07 dicembre 2024 ore 20:30