In una proiezione evento datata 12 Dicembre, di nuovo ospiti del Cinema delle Province elegantemente diretto da Tonino Errico, ci troviamo dinanzi allo spettacolo cinematografico “Il sogno dei pastori” di Tomaso Mannoni, in una serata speciale presentata dal critico Fabio Ferzetti.
Il film mette in comunicazione persone che vivono in mondi totalmente diversi e in un’attenta chiave di lettura si evince una quotidiana lotta tra le diverse anime comunitarie partendo da culture molto distanti. Questo quindi è un lungometraggio ironicamente ben studiato che confronta due steriotipi di vita cercando di capirne la coesistenza.
Con una strategia velatamente politica, Mannoni ci dimostra come l’universo dei social possa attrarre anche la persona più umile, cadendo così nelle trappole più comuni e decisamente banali.
La storia prende inizio da paese della Barbagia (Sardegna) dove Ignazio e i suoi colleghi pastori sono sempre più in difficoltà. Alcuni di loro manifestano bloccando le strade mentre lui è di fronte a una crisi economica a cui si aggiunge un morbo che colpisce le sue povere pecore.
Un giorno però arriva da quelle parti uno sconosciuto che afferma di voler lasciare la vita di stravizi vissuta fino a qualche secondo prima.
Questo bellissimo ed affascinante straniero di nome Andrea ha anche un’idea che potrebbe risolvere i problemi di Ignazio.
Ignazio condivide con Andrea le difficoltà che affliggono i suoi colleghi pastori, ma non ha più voglia di mettersi in strada con i bidoni del latte per protestare per i mancati guadagni.
Deve dei soldi alla banca, un’ipoteca sulla casa, ma finge che tutto vada bene vivendo come un’ eremita lontano da tutto e, soprattutto, è quanto di più lontano si possa trovare dal mondo dei social.
È su questo fertile terreno che Andrea può andare a piantare i semi di una delle tante truffe online da lui pensate, in un’atmosfera che sa di illecito.
L’idea che immagina sottilmente, è di creare un crowdfunding in cui si adottano a distanza pecore che sarebbero destinate a una presunta estinzione, tanto semplice quanto efficace grazie anche alla mediazione di Giaime che contribuirà alla realizzazione di questo sogno, con dei buffi filmati, arrivando a capitalizzare cifre esorbitanti.
Il truffatore quindi cerca una sorta di redenzione convogliando la sua illecita operatività al servizio di una giusta causa e, un uomo che appartiene ancora all’era dei Flintstons scopre un mondo di cui non immaginava neppure l’esistenza.
Una solidarietà inaspettata invade Ignazio, al punto da non credere più nelle istituzioni, portandolo al completo risveglio.
Film ironico, geniale e ben curato nella scelta dei luoghi, vanta di un cast che ha saputo conquistare il pubblico regalando sorrisi.
Daedalus ve ne consiglia la visione.
Cast film: Fabio Fulco, Alessandro Gazele, Astrid Meloni
Regia Tomaso Mannoni