Avete mai sentito parlare del Zazie Nel Metrò Bar? Non è la ragazzina che sfugge alla sorveglianza dello zio per esplorare Parigi tutta sola, come narrato nel romanzo di Raymon Queneau, ci stiamo riferendo ad un bar di quartiere in zona Pigneto, con delle programmazioni serali di alto rilievo. La Redazione di Daedalus si è avventurata alla scoperta di questo tesoro nascosto per vivere un’ esperienza dal clima “Arabo”, proprio martedì 7 Gennaio in onore della famosa cantante egiziana UMM KULTHUM.
Un progetto brillantemente realizzato da quattro talentuosi artisti che in un’ora hanno fatto rivivere ed assaporare un’esperienza araba, dimostrando il loro talento e relazionandosi calorosamente ad un pubblico variopinto per età ed etnia: gli Umm Kulthum Project.
Il dolce viso e la voce di questa calda serata portano il nome Shanya Yusif. La sua intonatissima vocalità, il suo sorriso e la sua gestualità, hanno unito il pubblico che insieme a lei cantava come se fossero tutt’uno.
Gli album della storica UMM sono ancora tra i più venduti nel mondo arabo, per questo l’entusiasmo è stato dilagante da parte dei partecipanti alla serata.
A contornare tale eleganza e bravura Federico Pascucci (nay e sax), Valerio Mileto (oud) ed Ali Hout (riq).
In un momento di pausa Pascucci presenta questo progetto, spiegando che negli spettacoli arabi è usanza chiedere subito il bis di una canzone, quindi una traccia di dieci minuti, per ogni bis richiesto sarebbe potuta diventare infinita.
Umm Kulthum è una delle cantanti più amate in Egitto e questi bravissimi artisti con la loro sentita esecuzione, sono riusciti a calamitare i passanti su strada anche attraverso le vetrate.
Abbiamo visto gente ballare sui marciapiedi, in un’atmosfera tipicamente egiziana.
Quando la musica ti arriva al cuore ed è eseguita con maestria e dedizione, tutto il mondo diventa paese.
Per chi ha mancato la serata l’esperienza continua sui canali social dei musicisti:
Shanyaaa_official
federico_pascuccimusic
valerio_mileto
the_hout_ali
أتمنى لك مساء الخير
Da Daedalus Maa Salama!
Serena Stella Petrone