Giorgia Sbuelz
Prende il via l’appuntamento più atteso della moda capitolina: Altaroma Gennaio 2016 apre i battenti con un pre-opening orientato a valorizzare quanto c’è di nuovo sul campo.
Per l’occasione l’Accademia Koefia, il 28 gennaio, ha aperto le porte al pubblico con la nuova edizione dei Laboratori Aperti/Koefia: un modo elegante ed esclusivo per rendere omaggio ai Maestri dell’Alta Moda. Ogni aula infatti ha ospitato esposizioni e dimostrazioni pratiche per offrire la possibilità al pubblico di cogliere e apprezzare i segreti dell’alto artigianato a cui il nostro Paese deve ancora molto. Tessitura, moulage, confezione couture, ricamo, illustrazione dal vivo e in digitale, un percorso completo quindi, dalla progettazione alla realizzazione. Soprattutto un percorso “vivo”, che evidenza l’entusiasmo con cui gli studenti si affacciano al settore, consci di una formazione completa, dall’ hand made al modello industriale, attraverso l’applicazione delle più svariate tecniche.
Accademia Koefia
Ogni aula qui è dedicata ad un grande stilista, italiano o internazionale: Ferragamo, Dior, Chanel, Nina Ricci, per citarne alcuni, mentre una nuova sala è stata recentemente dedicata alla Maestra Micol Fontana, in una sede distaccata dell’Accademia che ospita le lezioni di Modellistica e di Moulage.
Pochi metri più avanti rispetto la sede dell’Accademia, in via Cola di Rienzo, la serata prosegue al premium contemporary department store Coin Excelsior.
Direttamente dal vivaio creativo di Altaroma, espongono nello store una selezione di designer che presentano la collezione Spring/Summer 2016: Avantblanc, Catherine de’ Medici 1533, Elena Ghisellini, Federica Berardelli, Giancarlo Petriglia, L72 e Quattromani. Le collezioni di accessori e ready to wear vengono presentate in una formula innovativa, poste in quattro sorprendenti vetrine dall’effetto “Magic Mirror”. Veidamo di conoscerli.
Avanblanc: Francesca Calistri, toscana classe 1985, finalista del progetto di scouting ideato da Altaroma in collaborazione con Vouge Italia. L’amore per la lavorazione del pellame e la creazione dell’accessiorio la eredita dal nonno e dalla sua azienda calzaturiera. Si specializza in “Advanced Fashion Bags and Accessories Design” al Polimoda. Il suo brand Avanblanc nasce nel 2014, presenta un desing pulito, essenziale, puntando sui movimenti forzati e forme sinuose. Propone nuove forme, a Goccia e a Demi Lune, con palette che vanno dall’ azzurro, giallo, blu fino al nero assoluto.
Avanblanc
Catherine de’ Medici: il brand delle scarpe inconfondibili, dove un gusto estetico regale (probabilmente richiamo dei salotti medicei a cui fa riferimento il nome del marchio) si fonde con un design accattivante stile pop/rock.
Catherine de’ Medici 1533
Federica Berardelli: l’imprenditrice romana punta sulla sperimentazione per le sue borse e accessori. Pellami pregiati si sposano a tessuti grezzi come il lino, o a sofisticati rasi tecnici per osare effetti più sperimentali. Identificativo è ” l’occhio gioiello”, quasi totemico, in bronzo e pelli policrome, adoperato per le sue borse che rievocano atmosfere tropicali e arte urbana.
Federica Berardelli
Giancarlo Petriglia: Esordisce nel 2011, e per la sua collezione Spring/Summer 2016 opta per una dicotomia fra stile passato e futuro, Presenta un prodotto lussuoso ma anche ironico… come nei disegni di René Gruau, il suo è uno sfarzo sarcastico e moderno.
Giancarlo Petriglia
Elena Ghisellini: Colori accesi e richiami all’arte astratta e ai maestri del cinetismo e optical, per la Primavera/Estate 2016, gli accessori della Ghisellini puntano su effetti grafici graffianti. Colori che ci portano in Jamaica si sposano a linee nette e design contemporaneo. Sexy per la sera, pratico per il giorno.
Elena Ghisellini
E per concludere la New Designer at Coin Excelsior 3rd edition, una sfilata perfomance di Quattromani, finalista della nona edizione di “Who Is On Next?“.
Quattromani
Il duo Quattromani sono Massimo Noli e Nicola Frau, che dopo anni di creazioni individuali, decidono di unirsi in un lavoro per l’appunto “a quattro mani”, in cui la forza del prodotto poggia su uno stile lineare, a tratti minimalista, dove ogni capo viene semplificato per evidenziare l’attenzione sui particolari della sartoria. La linea fa da padrona sulla forma, le capsule sono composte da pochi pezzi, mixabili fra loro. Essenziali gli accessori, non pensati come complemento dell’abito, ma come pezzi funzionali e indispensabili: micro bauletti, tote bag, mini cluch a tracolla e flat cluch, con pelli policrome effetto shining.
Quattromani
Il tema che inaugura la collezione FW 2016/2017 è una leggenda sarda. Il rituale dell’Argia infatti, è il leitmotiv della collezione. Secondo quanto tramandato, chi viene morso dall’argia, temibile ragno velenoso, può sopravvivere solo se riesce a ridere grazie a canti, filastrocche e balli (anche scandalosi) di tre donne: una nubile, una sposata e una vedova.
Quattromani
Protagonista assoluta, quindi, l’argia, è evocata sui capi e utilizzata per le cromie: mostarda e rosso, contrasti di neri e blu, rosa caramella in shapes neo- seventies, però dai sapori fortemente artigianali. Maxi dress, silhouette fascianti e pantaloni in panno. Materiali come il tessuto lavorato in “pibiones” tipico della cultura sarda, e il tecnico “no wind”. Dunque: tradizione e modernità, esperienza e innovazione.
Ecco spiegati i motivi per cui Quattromani nel progetto di scouting di Altaroma e Vougue Italia, ha ricevuto una menzione speciale per il ready-to-wear.
Photographer: Michela De Nicola
