Chi ha avuto la fortuna di trovarsi oggi, 9 settembre, a Siena ha potuto assistere ad un fatto straordinario: circa 200 cittadini hanno passeggiato per le vie del centro sottobraccio a rane, suricati, chiocciole, rondini.
Con questa coloratissima sfilata che ha sicuramente attirato l’attenzione di molti, si è inaugurata la mostra del noto laboratorio di artisti internazionali “Cracking Art a Siena”.
Le 200 sculture, realizzate in polietilene atossico, dopo aver allietato la vista dei passanti per le vie del centro, sono state collocate nelle vetrine dei negozi della civitas medioevale dove saranno in mostra fino al prossimo 31 ottobre, creando un curioso e piacevole contrasto tra le bellezze della città antica e i nuovi linguaggi adoperati dall’arte contemporanea.
Arte che rigenera è lo slogan che accompagna l’iniziativa. Sicuramente uno slogan appropriato, ricordiamo infatti che le sculture sono tutte realizzate con materiale rigenerabile.
L’originalità della mostra consiste nell’aver coinvolto, per la prima volta, gente cosiddetta “comune” in un progetto artistico ad ampio raggio, dove ogni tipo di spettatore, anche quello meno avvezzo alle iniziative di questo genere, può ritrovarsi e accogliere con entusiasmo questa “nuova veste” pensata per Siena.
L’evento è stato fortemente voluto da un gruppo di cittadini che si è costituito nel comitato “Gioca con l’arte” e grazie al suo presidente Mara Boscarini, direttore della Galleria Beaux Arts Siena, ha ideato questo progetto che si articola in due momenti distinti.
Una prima parte nasce dall’ “adozione” che i commercianti del centro storico hanno fatto di uno o più di questi animali custodendoli e mettendoli in mostra nei loro negozi, realizzando così nelle vie medioevali un’invasione di sculture colorate che giochi sul contrasto, sull’emozione, sul messaggio di una città che guarda al futuro orgogliosa del proprio glorioso passato.
L’altra parte del progetto accolta con entusiasmo e finanziata dal Comune di Siena nell’ambito delle iniziative per “Siena Capitale Italiana della Cultura” consiste nell’esposizione di 19 grandi sculture, raffiguranti delle rondini, (dimensioni 280x124x160) negli spazi della Fortezza Medicea, del parco della Rimembranza (Fontana di San Prospero) e S. Domenico.
“Per noi del Comitato “Gioca con l’arte” – dichiara Mara Boscarini – non è stato facile arrivare a mettere in piedi questa iniziativa. Ma è davvero una bella soddisfazione dar vita ad un’operazione che parte “dal basso” e che per questo è ancora più significativa, perché condivisa e partecipata. Il nostro ringraziamento va pertanto a chi ci ha creduto e lo ha reso possibile: ai cittadini, ai commercianti, al Comune di Siena e alla Banca Cras”.
Non più solo Palio, pensando a Siena, visitandola infatti in questi giorni saranno molti gli spunti per apprezzare ancor di più la bellezza di questa città artistica. Quindi non solo medievo, ma anche contemporaneità, preziosità storiche e naturali affiancate all’artificilità della plastica colorata.
Non mancano ovviamente gli spunti di riflessione: il contrasto fra l’antica civitas medievale sempre bisognosa di cure e l’esposizione di sculture nate da un nuovo modo di pensare la plastica, che da oggetto inquinante viene reinterpretata e trasformata in arte, non sfuggirà agli occhi dei passanti, rendendo tutti più responsabili verso la cultura ereditata e quello che si intende lasciare come valore alle generazioni future.
Un “modo colorato” e “di rottura” quello operato da Cracking Art Siena per aggiungere altro merito ad una città già gemma del patrimonio nazionale, un messaggio propositivo che invita chiunque alla difesa e alla tutela del patrimonio artistico di ieri come quello attuale.
Fino al 31 ottobre una splendida occasione in più per visitare una città che non smette di soprenderci.