Si è conclusa la seconda edizione di Firenze Libro Aperto, il festival del libro di Firenze svoltasi nella Fortezza da Basso da venerdì 28 a domenica 30 settembre al Padiglione Spadolini.
Il tema di quest’anno è stato un attualissimo “Ponti”, ovvero “la lettura come chiave di comprensione delle molteplici sfaccettature della realtà che sottolinei i legami nascosti e inattesi, offrendo nuove prospettive di conoscenza dell’oggi, con uno sguardo al passato e uno al futuro”.
E subito la Fortezza è diventata un ponte tra gli autori che hanno presenziato la manifestazione e i lettori. Tra i tanti ospiti d’eccezione Alicia Gimenez Bartlett che ha presentato “Mio caro serial Killer” di Sellerio Editore con Marco Vichi e Francesco Ghidetti, Stefano Benni nel pomeriggio di sabato, Nanni Moretti che ha letto alcuni estratti tratti dai “Sillabari” di Goffredo Parise e da “Caro Michele” di Natalia Ginzburg, due audiolibri pubblicati rispettivamente nel 2012 e nel 2016 dalla casa editrice Emons Edizioni. C’è stata poi la presentazione di “Coraggio e Passione” con Paolo Crepet (Mondadori) e la tavola rotonda “La scienza a fumetti” con Leo Ortolani, Andrea Plazzi, Vincenzo Barone, moderatore Fabio Gadducci sempre nel corso della giornata di sabato.
Andrea Scanzi ha presentato “Con i piedi ben piantati sulle nuvole” di Rizzoli, e non è mancato nemmeno lo spazio per una riflessione sul tema delle mafie con la presentazione di “Il coraggio di dire no – Lea Garofalo la fimmina che sfidò la schifosa ‘ndrangheta” Treditre Editori con l’autore Paolo De Chiara e il procuratore nazionale Antimafia Salvatore Dolce.
Tante le sorprese in una mostra mercato di tre piani, per uno spazio totale di 32mila metri quadrati. Si sono contati 250 partecipanti tra piccola, media e grande editoria proveniente da tutta Italia; oltre 800 incontri tra tavole rotonde e conferenze, presentazioni di libri, focus su scuole, letteratura, comix, enogastronomia, ospiti tra autori nazionali e internazionali. E ancora, luoghi interamente a disposizione di artisti che vorranno vendere le loro opere e per la prima volta, la ‘borsa degli inediti’ attraverso la quale gli autori hanno presentato alle case editrici interessate la loro opera.
Inoltre la manifestazione ha ospitato la tappa della ciclo-staffetta partita nei giorni scorsi dal Friuli (Fiumicello) e diretta a Roma per chiedere verità per Giulio Regeni. Ad accoglierla, con gli amici di Giulio e tutti coloro che chiedono verità, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Per l’occasione il disegnatore Sergio Staino ha realizzato una vignetta per chiedere “Verità per Giulio”.
Ricco anche il programma musicale, che non ha avuto nulla da invidiare a quello letterario.
L’anteprima di giovedì è stata affidata alle note magiche del piano di Stefano Bollani, più che un tradizionale concerto, Bollani omaggia, come di consueto, l’arte dell’improvvisazione. Nel momento in cui sale sul palco per il suo one man show, tutto può accadere… Si è proseguito il giorno dopo con Francesco Tricarico e il suo “Il Millennio è maggiorenne” in cui il cantautore milanese ha presentato un nuovo concerto, all’interno del quale ha riproposto tutti i suoi successi rivisitati in chiave elettroacustica, arricchiti da incursioni teatrali e coronati da inedite involuzioni strumentali col piano di Michele Fazio. Sempre venerdì 28 settembre, è salito sul palco Roberto Vecchioni con “La vita che si ama tour”; 45 anni di successi per ripercorrere i ricordi e le speranze del poeta della musica italiana, seguito da Francesco Motta, Targa Tenco per la migliore opera prima, protagonista di un concerto intenso e tormentato, centrato sul suo nuovo album. A chiudere il venerdì di Firenze Libro Aperto il Dj set di Leeroy Thornhill, l’ex membro dei The Prodigy che fa fare le ore piccole ai presenti.
Nella serata di sabato tocca ai Modena City Ramblers, scaldare il pubblico con un live in cui la storica folk band emiliana ha proposto estratti dall’ultimo album, alternati a dei loro grandi classici. Successivamente i Bud Spencer Blues Explosion hanno concluso il tour estivo in supporto all’album “Vivi muori blues ripeti” entusiasmando la folla con le loro sonorità ricche di contaminazione e fine ricerca. Fine serata danzereccio a partire dalle 00.30 con il set “Late in FLA” del dissacrante Dj Claptone. Mentre ha chiuso Domenica 30 settembre Ginevra di Marco che in occasione degli 80 anni dalla nascita di Luigi Tenco, è stata l’interprete speciale dei brani del celebre cantautore nella nuova produzione in prima assoluta firmata Nuovi Eventi Musicali.
Un ambizioso progetto quello di Firenze Libro Aperto che, come ribadisce l’organizzatore Paolo Cammilli: “non si avvale di contributi pubblici, vorremmo offrire un luogo di incontro e di scambio, nel quale tutte le realtà culturali ed editoriali possano interagire con un ampio pubblico, condividendo idee e proposte per costruire così nuovi ponti da attraversare insieme”.
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di: R. Biagioli