E’ stato presentato in anteprima nazionale “La Legge del cuore, storia di assassini, vigliacchi ed eroi” il nuovo lavoro di Claudia Conte per Armando Curcio Editore, consigliato da Rai per il Sociale. Il romanzo, in libreria da oggi, uscirà in occasione dell’anniversario dei trent’anni (1992-2022) delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, in memoria dei due eroi Falcone e Borsellino, uccisi dalla mafia.
L’evento di presentazione del libro, patrocinato dal Ministero della Cultura, si è svolto nella Sala del trono presso Palazzo Altieri, Banco BPM a Roma alla presenza di illustri personalità come il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, il Prefetto Francesco Messina Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e l’On. Caterina Chinnici, magistrato ed europarlamentare figlia di Rocco Chinnici, che hanno dato il proprio contributo alla creazione del libro realizzandone l’introduzione, la prefazione e la presentazione.
Al tavolo dei relatori il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi ed il vice direttore del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini. Saluto conclusivo da parte del Sen. Giuseppe Moles, sottosegretario all’editoria.
“Quando ho iniziato a scrivere questo libro – racconta l’autrice Claudia Conte – eravamo in piena pandemia e non avrei mai immaginato di riuscire a presentare il libro con il contributo di uomini dello Stato e delle istituzioni. Questo è un sogno che si avvera e spero che questo sia socialmente utile perchè la Mafia oggi opera in maniera silente, ha cambiato pelle ma continua ad essere presente: un tempo c’erano solo usura, traffico di droga, ed storsioni, oggi si infiltra nell’economia, nella finanza e nella politica, uno dei maggiori pericoli è diventato il Recovery Fund. Secondo dati Istat e Dia la Mafia si è arricchita con il Covid e questo è fonte di grande preoccupazione. Ecco perchè dico che non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia soprattutto in vista del trentennale delle stragi di Via D’amelio e di Capaci e del quarantennale dell’introduzione del 416 bis. Bisogna ricordarsi di quanto sia importante non smettere mai di lottare ed è stato bello avere oggi qui testimoni concreti della lotta alla Mafia”.
La Redazione