Serena Stella Petrone
Esiste più di un modo per visitare Venezia: nel primo caso basterebbe seguire la schiera di turisti in corsa che in poche ore si allinea in un percorso gia’ stabilito ancor prima di arrivare da circa 10 milioni di persone ogni stagione.
Nel secondo caso, si può provare a svincolarsi da questo percorso per scoprire una Venezia meno da cartolina, o in un terzo ed ultimo step, sarebbe meglio uscire con una persona del posto: un veneziano.
Noi di DaedalusOpera pensiamo che si possano fare entrambe le cose o più: arrivare a Piazza San Marco, godersi la gioia di trovarsi a destinazione, gettonatissimo tra i profili di instagram e facebook, salire sul Ponte di Rialto per ammirare il Canal Grande e combattere per potersi fare una foto ricordo, tra mille acheter du cialis en ligne volti confusi nel caos.
La soluzione vincente sarebbe quella di uscire dal luogo comune su Venezia per scoprire che ci sono posti straordinari in una città che già di per sé è fuori da ogni ordinario.
Da provare l’ aperitivo in barca, al chiaro di luna, osservando le isole limitrofi deserte e i palazzi incantevoli non solo dalle facciate, si perché Venezia non deve essere solo ammirata, ma vissuta.
Passeggiare tra le meravigliose calle, senza pensare alle persone, ma alla storia, sfiorando una rovina dinanzi la laguna, fa sì che ci si immerga in una realtà parallela: dentro questa elegante città che ancora veste un’altra epoca, dove dietro ogni angolo si nasconde un’emozione, come nell’isola di Torcello situata nella Laguna Nord.
Non è semplice arrivare a Torcello, ma la redazione di Daedalus piena di risorse è riuscita a raggiungere questo luogo incantato, un luogo “diverso”, dove il tempo non scorre come nel resto del mondo.
Un canale e nient’altro intorno, se non vegetazione e qualche piccolo muretto diroccato; poi all’improvviso una grande chiesa e un campanile di 1000 anni sicuri… e penserete: “ma dove ci troviamo?”:
Fu la prima isola Torcello ad essere abitata nella laguna di Venezia a partire dal III secolo d. C., e conobbe un periodo di splendore intorno all’anno 1000. Ma poi a causa della malaria e soprattutto per il predominio di Venezia, l’isola, che aveva avuto anche 3000 abitanti in epoca medievale, cominciò a conoscere una lenta decadenza e un abbandono inesorabile; nel ‘700 erano rimasti solo alcuni monasteri, oggi conta una decina di abitanti.
Suggerita la visita notturna, dove regna un magico silenzio e si sveglia l’alchimia della città: le uniche luci visibili sono quelle della luna e dei pochi ristoranti sulla Laguna dove poter mangiare elaborati piatti locali e bere un buon bicchiere di vino.
Lasciatevi consigliare da qualcuno del posto, sarà la Best Venice Guide di sempre, allora tutto sarà più facile.
Buona viaggio da Daedalus Opera.
