Ci troviamo a Roma, in un quartiere chiamato Ponte Galeria di quasi 6000 abitanti. Un piccolo centro, dove tutti si conoscono, se non per nome ma per quotidianità.
C’è chi si ferma al bar della stazione a prendere le sigarette e mentre fa una passeggiata accoglie con sguardo gentile il passante del palazzo di fronte.
In molti si riconoscono all’ eurospin e in fila alle casse si temporeggia cogliendo l’occasione per scambiare due chiacchere,
sulle offerte del mese o di cosa preparare per la cena.
Da due settimane però anche all’Eurospin non si è parlato d’altro che di Giorgio, il cane del senza tetto del quartiere ucciso atrocemente perché di intralcio, da due fratelli italiani di 44 e 46 anni, attualmente in libertà.
Tutti i residenti avrebbero voluto ricordare Giorgio con una targa commemorativa e donare a quest’ anima il ricordo di quanto sia stato gentile e per nulla pericoloso averlo nel quartiere e vederlo girovagare scodinzolando.
Ma qui arriva il bello.
Una portavoce del quartiere attivatasi per richiedere le varie autorizzazioni per l’affissione della targa, non ricevendo risposte da nessun fronte ha cominciato a bussare alle porte di ogni ufficio per avere i giusti indirizzi a cui poter inviare le comunicazioni e, tra questi ha bussato anche alle porte delle Fs di Ponte Galeria, l’unica tra l’altra ad averle risposto non concedendo l’autorizzazione.
Già proprio così e il motivo è altrettanto deludente.
Dopo questo evento drammatico, le Ferrovie dello Stato hanno deciso di apportare delle migliorie in una stazione frequentata da malviventi da oltre un decennio.
Ma allora perché la targa non si può affiggere? La motivazione è stata:
“Bisogna ristrutturare, dalle pareti ai tetti, sostituire le porte mettendole in ferro, chiudere la sala d’attesa durante l’orario notturno e consegnare le chiavi alla sorveglianza”, sorveglianza magicamente comparsa dopo la morte del Nostro Caro Amico A 4 zampe e dopo la venuta di Rizzi e di altre testate.
Almeno qualcuno ha risposto.
Aspettiamo di vedere quanto tempo impiegheranno per questa ristrutturazione.
Per il momento la Targa commemorativa dovrà aspettare.
Serena Stella Petrone