Partenze di Maggie Van der Toorn: storie di vite in viaggio

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Le “Partenze” di Maggie Van derToorn, Edizioni DrawUp, sono sette storie di viaggiatori occasionali o abitudinari, che scivolano sui binari della proprie esistenze tanto forti quanto sfuggenti. Metafora della vita per eccellenza, il contesto del viaggio, con la sue incognite e con le sue aspettative, è un pensiero ricorrente che vive accucciato nella nostra testa, fino al momento in cui acquisisce l’energia sufficiente per attivare proprio quel dispositivo chiamato“partenza”. Con valigia al seguito, se necessaria, perché alcuni viaggi, si sa, non ammettono bagagli a mano, in una stazione come in una sala d’attesa, la partenza è il momento clou, quello che concretizza il piano, l’incipit della storia.

Le partenze dei nostri protagonisti sono diverse l’una dall’altra: Antonio ha perso la voglia di vivere assieme al suo bar, non ne vuole sapere di ulteriori viaggi, spera solo di riuscire a vidimare il biglietto per l’ultimo, eppure qualcosa può ancora accadere. E qualcosa in una stazione accade sempre. In questo “luogo – non- luogo”, può capitarti il vicino rumoroso nel tuo stesso scompartimento in treno… se però il passeggero in questione ha una suoneria simpatica, se il suo accento ti risulta famigliare, allora anche le sue chiacchiere urlate al telefonino possono trasformarsi in una storia per tenerti compagnia, almeno per un tragitto.

Un giorno ti può succedere di incontrare una mamma stanca e imbarazzata, la mamma di Giacomo, un bambino chiuso in un mondo tutto suo, sconosciuto agli altri, perfino a sua madre, che può al massimo cercare d’indovinarne i pensieri. Ti puoi imbattere anche in un’altra mamma, quella di Francesca, col suo pacchetto di cioccolatini, che i pensieri della figlia li ha indovinati troppo tardi. C’è chi una sera ha deciso di prendere il treno delle 10:55 e ha sconvolto la propria esistenza, chi ha rinunciato a partire per un gattino, e chi invece non l’ha fatto nemmeno per un grande amore. Sono partenze, storie di vita, e siccome nessuna vita è mai ordinaria, sono tutte storie straordinarie. Storie toccanti, talvolta dure, incastonate in un ambiente dove vige un perenne senso di sospensione, ma dove il surrealismo è bandito dalla realtà della narrazione, asciutta e sintetica.

Le partenze segnano capitoli dell’esistenza umana da sempre, e sono più importanti delle destinazioni. Maggie Van der Toorn questo lo sa, e lo esprime esplicitamente, senza fronzoli, ma col massimo della sensibilità concessa ad uno stile sobrio e sempre elegante. 

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La redazione di DaedalusOpera ha avuto il piacere di incontrare in più occasioni l’autrice. Le rivolgiamo alcune domande:

D: Salve Maggie, la redazione ti fa i complimenti per il tuo ottimo lavoro, vuoi raccontarci come è nata l’idea di mettere assieme tutte queste “partenze”?

R: Prima di tutto vi ringrazio per le belle parole che mi avete dedicato e sono felice che abbiate percepito la mia intenzione di collegare le Partenze a scelte di vita e intrecci con il destino. Credo che la nostra mente abbia un potere molto forte, che è in grado di influire sul nostro cammino tramite i pensieri e le emozioni a partire dalle cose piccole che ci capitano tutti i giorni, anche se non sempre, ovvio, ma lo considero comunque un buon sostegno per un’evoluzione personale che porta a capire e gestire meglio le proprie scelte. Infatti le mie storie nascono da osservazioni e sensazioni che incontro lungo la strada perché amo viaggiare, spostarmi e osservare. Ma prendo ispirazione anche da luoghi e persone che incrocio lungo il mio stesso percorso, che mi comunicano a modo loro qualcosa di sé anche solamente attraverso una parola, uno sguardo, un gesto e contribuiscono ad un mio arricchimento interiore. E’ da lì che nascono le idee e nascono i personaggi per poi raccontare storie di vita dove ci possiamo ritrovare poi tutti.

D: Ci hai dato l’impressione di essere un’autrice che di partenze se ne intende. Sei anche tu una di quelle persone che vive con una valigia già fatta sotto al letto?

R: Ahahahah! Bella domanda e bella osservazione! Sì, ho valigie sempre pronte di diverse misure, di solito un trolley indistruttibile per i tanti viaggi che gli faccio fare, ma posso spostarmi anche solo con una piccola tracolla. Non ho bisogno di portarmi appresso tante cose. Quello che porto sempre con me, anche se viaggio da sola e lontano da casa, è l’affetto per mia figlia che mi accompagna anche a distanza, ma poi torno sempre alla base, anche se trovo “casa” in un treno, un aereo, in auto, in un albergo. Mi sento cittadina del mondo, affezionata più agli spostamenti, ai cieli diversi, i tramonti differenti, alla campagna e alle città che ad un luogo unico vero e proprio.

D: Spesso sei impegnata in lavori collettivi e organizzi concorsi letterari. Quanto conta oggi la collaborazione fra gli addetti del settore? Vuoi parlarci del tuo ultimo concorso?

R: Penso che la collaborazione e solidarietà tra autori sia fondamentale ma conta anche l’appoggio dell’editore per poter sviluppare idee. La visibilità per un autore è importante quanto la sua opera, un libro non cammina da solo se non gli si dà una spintarella. Occorre autopromuoversi per comunicare e organizzare, e il web, tramite i social, i siti ed i blog è il grande nodo di collegamento da dove parte tutto, soprattutto al giorno d’oggi. Ho iniziato la mia carriera letteraria con i concorsi che mi hanno portata a vincere alcuni preziosi premi e ho partecipato poi anche come giurata in un concorso. Sono state esperienze significative che mi hanno fatto capire quanto è fondamentale la condivisione, soprattutto per gli esordienti e/o gli appassionati del settore. Ecco perché ho creato diversi concorsi, ho coinvolto i miei amici autori ma anche editori, giornalisti e critici letterari per fare da giuria, e ho lanciato il concorso “Raccontami” dove ci si raccontava in soltanto 25 parole. Ha avuto un buon riscontro con un risultato di tre vincitori. La premiazione si è tenuta non solo in rete ma anche a Roma dove sono stati consegnati i premi; un libro e l’attestato, perché credo che sia necessario collegare la vita virtuale a quella reale altrimenti non funziona. Inoltre si è appena conclusa la II edizione di “Scintille in 100 parole” dove i partecipanti hanno inviato un testo a tema composto da cento parole e che avesse un colpo di scena finale. Seguiranno altre iniziative e sicuramente la III edizione di “Scintille in 100 parole” Il nome del blog: https://scintilledimaggie.wordpress.com

D: Sei una scrittrice poliedrica e lavori su più fronti. Ti piace la musica e l’arte visiva, tuoi book trailer sono piccoli gioielli. Ti piacerebbe pensare a una scrittura per il cinema? E quanto cinema c’è nelle tue storie?

R: Lavoro molto con le immagini, è vero. Lo si vede anche dal tipo di scrittura. Infatti ascolto molta musica di tutti i generi, dalla dance al pop, dal jazz alla lirica anche se la mia preferenza è il rock e il blues anni 70/80. Credo che immagini, musica e narrazione siano strettamente collegati e, se si riesce ad unirli tutti, escono dei lavori interessanti. Ho la fortuna di conoscere bravi professionisti, video maker e fotografi con i quali è sufficiente uno sguardo per intendersi e creare la scena che ho in mente. Scrivo la sceneggiatura per i miei book trailer e il mio sogno nel cassetto è proprio di scrivere per il cinema o la tv. Infatti inizio proprio a marzo un corso di scrittura per la fiction con Piero Balzoni organizzato dalla casa editrice Giulio Perrone di Roma. Vediamo poi come si svilupperà questa nuova avventura.

D: La tua prossima partenza?

R: La mia prossima partenza sarà il mio terzo libro che dovrebbe uscire nel mese di Aprile. Una raccolta di racconti che parla sempre di storie di vita ma affronta anche argomenti delicati e sociali attuali come ho sempre fatto d’altronde. Ho notato un leggero cambiamento nel mio modo di scrivere, ancora più profondo ed emozionale ma anche più ironico e scorrevole. E’ frutto di uno sviluppo personale,di esperienze positive e negative ma anche di una certa maturazione. Ci saranno alcune sorprese nel nuovo libro, come un racconto scritto a quattro mani e altri colpi di scena che non posso ancora svelare. Sto finendo di scrivendo un romanzo ma richiede più impegno e tempo del previsto, spero di pubblicarlo a fine anno. Ho in programma ancora diverse presentazioni di Partenze a Roma e a Rimini (13 febbraio) e incontri tra autori per la primavera e vi comunicherò mano a mano. Di sicuro sarò a Roma il 9 marzo alle 17:30 per un aperitivo letterario intitolato “Schegge di viaggio”, un incontro tra Giovanni Garufi Bozza (Alina) e me, con “Partenze”, dove si parlerà per l’appunto di partenze ed incontri in occasione della festa della donna. Che aggiungere?  Gestisco anche  un B&B in provincia di Rimini (Artemusica a Montefiore Conca, uno dei borghi più belli d’Italia) che mi impegna più nei week end e nei mesi estivi, ma che mi permette comunque il tempo di scrivere, promuovere e soprattutto di partire.

 

Ringraziamo Maggie per la sua disponibiltà, le auguriamo un grande in bocca al lupo per queste Partenze  e le prossime a venire.

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