Il Teatro nō è una forma di teatro nata in Giappone in epoca Muromachi (1336-1573). Considerato un’ arte sofisticata e raffinata, i testi del nō sono costruiti in modo da poter essere interpretati liberamente dallo spettatore, ciò è dovuto in parte alla peculiarità della lingua che presenta numerosi omofoni. È contraddistinto dalla lentezza, da una grazia spartana e dall’uso di maschere che sono l’elemento caratteristico.
Giovedì 28 giugno, all’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, Kazufusa Hōshō, è il ventesimo sōke, erede legittimo della scuola Hōshōryū, ce ne spiega segreti e innovazioni, illustrando in maniera comprensibile a tutti il valore del teatro Nō nella società contemporanea.
Programma:
-atto d’apertura Otokomai
-conferenza “Dalla cultura Muromachi alle tecniche del Nō”
-atto principale Kiyotsune
-mostra di maschere e costumi (da definire)
Intervengono:
Kazufusa Hōshō, Norikazu Morita, Yoshiaki Iitomi, Takanori Kakihara, Daijirō Tatsumi, Hajime Tazaki,
Prof. Bonaventura Ruperti (Università Ca’ Foscari, Venezia) Ingresso libero senza bisogno di prenotazione
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