Serena Stella Petrone
È morto a 78 anni David Lynch.
Maestro del surreale e narratore dell’inconscio, “Regista”, artista visivo, musicista e pittore, Mister Lynch ha ridefinito i confini della narrazione cinematografica lasciando una traccia indelebile nella storia del cinema e della televisione.
Ed è per questo che tutto il mondo del cinema è in lutto.
I suoi gioielli diretti, scritti, montati e a volte anche interpretati, spesso e volentieri indecifrabili, enigmatici e di nicchia, tanto per citarne uno “I SEGRETI DI TWIN PEACKS“, hanno affascinato tutto il pianeta, catturando lo spettatore in una bizzarra dimensione onirica, idolatrandolo nel tempo e spesso facendone un feticcio.
Una poetica definita “Lynchiana” per gli appassionati (come la redazione di Daedalus), ma chi di voi non conosce la storia di Laura Palmer? Chi di voi non ha visto “Fuoco cammina con me“? Le opere di Lynch sono delle vere perle e in alcune si possono trovare delle tracce di Kakfa, visto che Lynch era innamorato dei suoi racconti.
Volete sapere in quali film?
Strade Perdute, Mulholland Drive e Inland Empire, Twin Peaks e the Stright Story.
Sembra di aver perso qualcosa di famigliare, poiché in molti siamo cresciuti con Lynch.
La Generazione X, allora quattordicenne pronta in prima linea per guardare i SEGRETI DI TWIN PEACKS in prima serata su Canale5, con il divieto categorico dei genitori.
Eravamo piccoli si, ma chi come noi già da allora lo ha amato, lo ricorderà con questa sua storica citazione ” Tieni l’occhio sulla ciambella e non sul buco”.
Lynch aveva rivelato nel 2024 di combattere contro un enfisema, diagnosticatoli dopo una vita passata a fumare. In ogni foto, sempre con la sigaretta in bocca, segno indistinto del suo immenso fascino.
Grazie David per averci donato la vera arte.
Serena Stella Petrone
